Reazioni al COVID-19

Come reagire al Covid-19

Personalmente, ho visto perlopiù tre diverse reazioni al Coronavirus (ma sono sicuro che ce ne siano anche di più). Quale fra queste rappresenta meglio la tua?… E quale reazione invece vorresti avere?

Ecco le tre reazioni che ho potuto riscontrare: 1) Paura; 2) Derisione; 3) Fiducia in Gesù.

1)      PauraQuesto virus si sta diffondo velocemente. Potrei essere contagiato. Uno dei miei cari potrebbe morire. Non so che cosa succederà. Non ho il controllo degli eventi… Tutte queste osservazioni sono vere. Forse sei preso dalla paura. Molti lo sono. Ho notato che può assumere la forma di panico, visibile esteriormente, ma può assumere anche una forma più subdola, una sorta di paura repressa. Si diventa gradualmente consapevoli che questa situazione è piuttosto seria, che i piani per la mia vita non sono, alla fine dei conti, sotto il mio controllo. Forse potresti anche comprendere che non sei preparato alla morte – né a quella di uno dei tuoi cari, né alla tua. Paura. Anche se, come ho detto, molti cercano di reprimerla. Questa è la prima reazione che ho visto. È anche la tua?

2)     Derisione. Questa non è necessariamente un’alternativa alla reazione precedente, ma può essere un modo per reprimerla. L’ho vista diventare la risposta dominante in molti – almeno esteriormente. Magari dici spesso che il virus è soltanto un raffreddore. O forse ti prendi gioco della situazione facendo battute, per mostrare che tu non hai paura. Lascia che ti chieda: Chi stai cercando di convincere realmente? In Italia, comunque, ho visto un mix tra queste due prime reazioni – con una transizione dalla derisione alla paura nelle ultime settimane. Però non sono sicuro di quale sia la mia reazione preferita fra le due. Il che ci porta dritti alla terza reazione che ho potuto vedere.

3)     Fiducia in Gesù. Gesù non ha promesso che tu, o uno dei tuoi cari, non moriate; né che tutto torni presto alla normalità. Attenzione, quando dico “fiducia” non parlo di quel generico ottimismo riassunto nella frase “Andrà tutto bene” che spesso vediamo usare (in effetti, questa è un’altra possibile risposta alla situazione: una cieca fiducia, in realtà priva di base empirica, in un futuro migliore). No, io parlo della fiducia posta in ciò che Gesù ha promesso e dimostrato.

Parlando con una donna che aveva appena perso uno dei suoi cari, Gesù ha detto questo: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà…” Gesù promette che tutti coloro che pongono la propria fiducia in lui avranno una vita perfetta ed eterna dopo la morte. Che, probabilmente, ti potrebbe sembrare un’affermazione troppo grande per essere vera (come quella volta a un pranzo di famiglia in cui ho sostenuto, esagerando parecchio, di poter mangiare 100 dolci natalizi in 100 minuti). Eppure, è vera. Anzi, Gesù afferma qualcosa di ancora più incredibile.

“La risurrezione” è un evento che la Bibbia promette avverrà, in cui chiunque abbia mai vissuto starà davanti a Dio per essere giudicato. È molto bello che la Bibbia parli di un Dio a cui importa del giusto e dello sbagliato, del modo in cui trattiamo lui e chi ci sta attorno. Viviamo in un mondo in cui la giustizia prevarrà. Non vuoi questo anche tu? Ecco, Gesù dice di essere la risurrezione, cioè di essere lui il giudice che deciderà il tuo destino eterno. E lui ha promesso che il destino eterno di tutti quelli che pongono la propria fiducia in lui – fidandosi di ciò che dice e facendo affidamento su lui – sarà una vita perfetta con lui (nonostante gli effetti del Coronavirus nel frattempo). Ecco come riporre fiducia in Gesù libera dalla paura del Coronavirus.

La vita eterna per tutti coloro che pongono la propria fiducia in Gesù. Questo è ciò che lui ha promesso. E (al contrario di me riguardo alla faccenda dei dolci natalizi) l’ha anche dimostrato: avendo detto ciò che ha detto, Gesù è morto volontariamente. Ed è morto al posto nostro, sotto il giudizio di Dio che avremmo dovuto subire noi! Poi Dio ha riportato Gesù in vita pubblicamente, per dare questa vita eterna a tutti quelli che pongono la propria fiducia nella sua promessa e fanno affidamento su di lui.

Riporre fiducia in Gesù non vuol dire non prendere sul serio il COVID-19; anzi, ci insegna a valorizzare maggiormente la vita delle persone. Soprattutto, vuol dire anche avere una sicurezza oltre le incertezze di questa vita, e poter offrire una speranza vera ed affidabile a chiunque si fidi della promessa di Gesù.

Perciò, queste sono le tre diverse reazioni al Coronavirus che ho visto intorno a me: paura; derisione; fiducia in Gesù. Quale di queste rappresenta meglio la tua? E quale fra queste vorresti avere?

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